martedì, maggio 31, 2005
La convention libertaria si farà. Avendo aderito alla proposta lanciata dalla rivista Enclave, per per voce del direttore Leonardo Facco, oltre 100 persone (non sono le 150 sperate, ma un notevole gruppo di tutto rispetto), il 24 settembre 2005, a Treviglio - in provincia di Bergamo - si terrà la prima convention libertaria, affinchè si possano decidere le strategie di un movimento culturale che deve - obtorto collo - far sentire la sua voce. Al momento, non vi sono altre informazioni specifiche. Data e luogo sono dunque confermati, sul programma e i contenuti della convention, tutti coloro che hanno aderito verranno debitamente informati.
Enclave - 31/5/2005
Catallassi. Intervista a Carlo Stagnaro
Benedetto Della Vedova intervista Carlo Stagnaro. Giornalista pubblicista, Stagnaro è vicedirettore della rivista libertaria "Enclave" e membro della redazione dei "Quaderni Padani". E' collaboratore abituale di diverse testate, italiane e straniere, tra cui "Federalismo & Libertà" e "The Laissez Faire City Times", e ha una rubrica settimanale su Ideazione.Com. Ha pubblicato alcuni interventi su "National Review Online". direttore del Dipartimento "Ecologia di mercato" dell'Istituto Bruno Leoni. Clicca QUI per rivedere la trasmissione.
lunedì, maggio 30, 2005
Ci salverà l'egoismo dei francesi
Insomma, socialisti e nazionalisti francesi voteranno no per le peggiori delle ragioni, per paura del futuro, per difendere un’architettura sociale illiberale. Ma forse possono fare un favore proprio a chi crede nella libertà individuale, mettendo in crisi un processo di unificazione che sembra destinato a fare dell’Unione Europea nient’altro che una nuova incarnazione del Leviatano. Le conseguenze inintenzionali di un voto, come di una qualsiasi altra azione, possono sempre regalare qualche sorpresa.
Alberto Mingardi - Libero, 28/5/2005
Alberto Mingardi - Libero, 28/5/2005
Perché gli Usa anti-staminali non avranno mai la loro legge 40
Nell'ottica americana sarebbe impensabile una legge come la nostra, la 40/2004, sulla procreazione assistita che impone all'intera comunità nazionale quelle che sono impostazioni di carattere etico-religioso indicate solo da una parte, per quanto importante, dei cittadini. In generale la legislazione federale statunitense, che fa testo e prevale su quelle dei singoli Stati, assai difficilmente entra con il passo pesante nel campo dei cosiddetti moral issues, tra cui oggi il più importante è quello delle cellule staminali. La tradizionale diffidenza degli americani verso il potere di intervento dello Stato in materie di libertà personale, di diritti civili, e di preferenze esistenziali, familiari e sessuali fa barriera anche contro gli assalti condotti dai gruppi fondamentalisti come quelli che hanno appoggiato la rielezione del secondo mandato del Presidente Bush.
Massimo Teodori, Il Riformista - 30/5/2005
Non è tempo di Fraternité, soprattutto a sinistra
La libertà spaventa. In Francia «liberale» è diventato il peggiore insulto. La Costituzione? Un fardello liberale, secondo i sostenitori del «no», una barriera contro il liberalismo, per gli apostoli del «sì». Abbasso Spinoza, Kant, Adam Smith o Popper! Il liberale, ecco il nemico. Paghiamo decenni di menzogne e illusioni. La Francia vive in un’economia di mercato mondializzata ma parla socialista e nazionale. Non c’è da meravigliarsi che l’elettore segua la rotta indicatagli. Chirac ha recentemente dichiarato: «Il liberalismo è un’ideologia nociva come il comunismo e, come il comunismo, finirà contro un muro!». «Dall’alto», la Francia chiama alla Resistenza contro l’orco liberale. Il «popolo» prende il coraggio a due mani, decide di abbattere il mostro e sacrifica il «sì» delle élites sull’altare della loro incoerenza.
André Glucksmann - Corriere della Sera, 30/5/2005
Ma quale "Vive la France"!
Questi contestano l'ingresso della Turchia in Europa e il libero mercato!!! E infatti in Italia i più contenti sono i Leghisti e i Comunisti!!!
La Francia dice NO al trattato costituzionale
Subito dopo la chiusura delle urne il presidente francese Jacques Chirac si era già presentato davanti alle telecamere per comunicare ai cittadini che avrebbe sostenuto a Bruxelles i motivi del NO espresso dai francesi. Ma perchè hanno votato NO? I rappresentanti politici degli schieramenti anti-Costituzione sono facilmente identificabili: Le Pen e l'estrema Destra, la Destra solamente nazionalista e anche quella xenofoba; i comunisti e parte del partito socialista (ovvero, l'ala facente riferimento a Fabius). Quindi le "ali" erano per il NO, i "moderati per il "SI". Ma perchè hanno votato NO? Da una parte gli elettori sono stati contrari alla perdita di una porzione di sovranità della Francia a favore dell'UE e contrari all'"invasione" degli Stati dell'Est e della Turchia in Europa. Dall'altra hanno contestato le politiche "ultraliberiste" della Carta (in realtà contestano il libero mercato e la concorrenza con chiarissime argomentazioni anti-capitalisti) e la scarsa tutela sociale offerta. Chirac dunque sosterrà a Bruxelles queste istanze. Dobbiamo rallegrarcene? Direi proprio di no. La Costituzione è un volume esagerato che burocratizza e tecnicizza l'UE (e non riesce a darle un'anima), non è particolarmente democratica (anzi, lo è pochissimo) nei suoi organi istituzionali ed è tutt'altro che "ultraliberista". Se queste motivazioni avessero influito nel NO francese allora sarei contento del risultato. Invece, le argomentazioni vittoriose non sono condivisibili (per nulla!) e, sia che provengano da Destra che da Sinistra, preoccupanti per il futuro dell'Europa.
sabato, maggio 28, 2005
12/13 giugno: come voteranno?
A poche settimane dai referendum parzialmente abrogativi della Legge 40 sulla fecondazione assistita, i leader dei principali schieramenti politici non hanno ancora chiarito se andranno a votare e, nel caso, come voteranno. All'interno dei diversi partiti, spesso orientati alla libertà di coscienza, è in corso il dibattito. In questi giorni, attraverso interviste e comunicati raccolti dalle agenzie e dai quotidiani, alcuni esponenti politici hanno preso posizione. Talvolta confermando le precedenti dichiarazioni, altre volte cambiando il proprio atteggiamento. Sul sito di Radio Radicale i nomi dei politici che si sono pronunciati per il sì, per il no, per l'astensione e i nomi di chi nemmeno si è pronunciato.
Pannella c'è
Per Pannella è probabilissimo che vinca “la manovra machiavellica alle vongole di Ruini di far vincere quel 35 per cento di cittadini italiani che se ne fottono, che scelgono ideologicamente il mare: faremo il possibile contro il probabile”. Contro questa legge che “è la forma principale della rivincita di chi ha perso idealmente le battaglie su aborto e divorzio”. Contro chi “illustra un mondo secolarizzato, senza coscienza morale, in mano ai Radicali che lottano contro i diritti umani: invece noi amiamo talmente la vita che la difendiamo anche quando è meno debole dello spermatozoo, la difendo perfino quando ci troviamo di fronte a quei mostri di potenza che sono i bambini nati, di cui voi non vi siete mai molto occupati”. E l’embrione cos’è? “Ha il valore storico che possiamo dargli, senza verità rivelate: voi siete folgorati dalla bandiera embrione, ve lo lasciamo tutto, io ritengo doveroso dare priorità ad altro: a Luca Coscioni, che lotta e conquista la parola che non ha”.
Il Foglio, pag. 1 - 28/5/2005
venerdì, maggio 27, 2005
Lettera al direttore
Al direttore - Come non notare che al Congresso statunitense non si discute se e fino a che punto proibire la ricerca sulle staminali, bensì se il governo federale la debba finanziare come in California. Anche nella patria del “rinato” Bush e dei fondamentalisti cristiani a nessuno verrebbe in mente di approvare una legge proibizionista come la nostra n. 40 sulla procreazione assistita. Lo stesso veto minacciato dal presidente riguarda solo il blocco del finanziamento federale per la ricerca che va comunque avanti. La “guerra culturale” è molto aspra in America, ma è difficilissimo che la mano dello Stato venga usata per imporre visioni etico-religiose. La Costituzione lo vieta. Che ne dice?
Massimo Teodori, Il Foglio - 27/5/2005
Storace, Bush e le balle sulle staminali
Storace, che pure ha appena perso le elezioni nella regione in cui la Chiesa è più forte, continua ad appoggiare i cardinali. Spiega al Corsera che non bisogna fare polemiche sui referendum, altrimenti si attira l’attenzione degli elettori. “Sarebbe una scortesia verso la Chiesa che predica l’astensionismo”. Conclude: “Anche Bush è contrario alle staminali, in Italia si asterrebbe”. Attendendo che i voti dei cardinali servano davvero a vincere qualche elezione, notiamo intanto che il riferimento a Bush è inappropriato. George W. non si sogna di dire che gli americani meno cose sanno sulle staminali meglio è. Lui si limita a privilegiare, per i fondi pubblici, altre branche di ricerca. Questo è legittimo. Poi, in America, rimane, libera e incoercibile, la ricerca privata. Non come in Italia, dove si rischia la galera.
Valerio Fioravanti - L'Opinione, 27/5/2005
giovedì, maggio 26, 2005
Scandaloso Bruno Vespa!
Ecco i fatti:
- in due anni solo una trasmissione sulla fecondazione assistita e la libertà di ricerca (nel periodo del dibattito parlamentare e approvazione della legge 40, raccolta delle firme sui referendum e campagna per il voto)
- ieri una trasmissione scientificamente creata per disinformare e favorire l'astensione.
- in due anni solo una trasmissione sulla fecondazione assistita e la libertà di ricerca (nel periodo del dibattito parlamentare e approvazione della legge 40, raccolta delle firme sui referendum e campagna per il voto)
- ieri una trasmissione scientificamente creata per disinformare e favorire l'astensione.
Infatti:
- nessun esponente dei promotori è stato invitato a prender parte alla trasmissione (i comitati promotori sono gli unici che per legge possono rappresentare la volontà dei firmatari dei referendum).
- come esperto a favore del sì è stato invitato Severino Antinori, noto a livello mondiale per aver annunciato la clonazione di un essere umano, annuncio mai provato e che rende il personaggio inadatto a rappresentare le ragioni del sì perché favorevole alla clonazione riproduttiva, che resterebbe vietata anche se vincessero i referendum.Non uno dei 130 scienziati firmatari dell'appello per i 4 si, tra i quali Umberto Veronesi e Rita Levi Montacini.
- come esperto a favore del no, la dott.ssa Eleonora Porcu, accusata di manipolare a fini di parte i dati scientifici, come dimostra questo documento.
- come esperto a favore del sì è stato invitato Severino Antinori, noto a livello mondiale per aver annunciato la clonazione di un essere umano, annuncio mai provato e che rende il personaggio inadatto a rappresentare le ragioni del sì perché favorevole alla clonazione riproduttiva, che resterebbe vietata anche se vincessero i referendum.Non uno dei 130 scienziati firmatari dell'appello per i 4 si, tra i quali Umberto Veronesi e Rita Levi Montacini.
- come esperto a favore del no, la dott.ssa Eleonora Porcu, accusata di manipolare a fini di parte i dati scientifici, come dimostra questo documento.
Ti chiediamo di scrivere un'email di protesta indirizzata al Presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, al presidente dell'Autorità di garanzia per le comunicazioni, al direttore di Rai 1, al direttore generale della Rai e al presidente della Commissione di vigilanza sulla Rai.
Clicca qui per il testo (e gli indirizzi) della email da inviare.
Il caso Fallaci. Se un libro finisce in tribunale
Brutta giornata per il diritto se si scopre che in Italia i reati d’opinione esistono e non sono confinati, come meriterebbero, nel magazzino delle anticaglie. Brutta giornata per la libertà di espressione se “La forza della ragione” di Oriana Fallaci viene trascinato in tribunale e un giudice decide di ignorare la richiesta di archiviazione formulata dagli stessi Pubblici Ministeri e di dar credito alla denuncia del signor Adel Smith in cui la Fallaci viene accusata nientemeno che di “vilipendio alla religione”. Brutta giornata se l’unica protesta sinora pervenuta è quella del ministro Castelli, che ha meritoriamente definito l’accanimento giudiziario contro un libro come “coercizione del pensiero”. Pessima giornata se nessuno, ma proprio nessuno tra quelli che hanno legittimamente criticato le opinioni di Oriana Fallaci ha fatto sentire la sua voce per dire che mai le idee, anche quelle più distanti, possono essere messe sotto processo. Ulteriore e amara conferma della malattia italiana per cui si è incapaci di pensare che i principi valgono anche per chi la pensa diversamente e che le opinioni difformi vanno trattate e rispettate come opinioni e non come reati. Lontano, molto lontano dai tribunali.
Pierluigi Battista - Corriere della Sera, 25/5/2005
martedì, maggio 24, 2005
Un blog "oggettivista"
Interessante new entry nella blogsfera: Stefano Magni e il suo blog "oggettivista"!
Recessione piena: un futuro tinto di grigio
Altro che dare la colpa alla Cina e all'India! E' il peso dello Stato, con i suoi orpelli, le sue leggi idiote, le sue normative folli e la burocrazia imbecille. Oltre ad una fiscalità rapace ovviamente. Sono questi i motivi per cui la notizia di oggi non meraviglia chi - come noi - si batte da sempre per avere più mercato e maggiore liberta. Riporta il sito del Corriere della Sera: "Un vero e proprio crollo dell'economia italiana. E' quello che prospetta l'Ocse l'Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica, secondo la quale nel 2005 il rapporto deficit Pil salirà al 4,4% e nel 2006 toccherà il 5,1% , molto lontano quindi dal 3% richiesto dal trattato di Maastricht e anche dalla più pessimistica previsione del ministero dell'Economia (3,75%). La crescita del Pil per il 2005 non ci sarebbe: si avrebbe invece una recessione con il Prodotto interno lordo in calo dello 0,6%". Eppure, gli statali scioperano, ma dai...
Leonardo Facco - libertari.org, 24/5/2005
La timida riscossa dell’editoria conservatrice
Non è ancora spuntata, ma forse l’alba di una nuova era si avvicina per l’editoria italiana. In piccolo, rispetto agli Stati Uniti dove i libri che piacciono ai conservatori hanno conquistato un posto al sole nelle librerie radical chic e un po’ snob. Quelle che, fino a dieci anni fa, erano appannaggio dell’editoria della sinistra “liberal”. Malgrado tutto, qualcosa si muove anche nel nostro paese. Negli ultimi anni nessuno può negare un certo intensificarsi delle pubblicazioni conservatrici italiane. O almeno non di sinistra. Il merito è di poche case editrici. Piccole forse. Ma non minori. [...] Qualche esempio. Rubbettino storica casa editrice di Soveria Mannelli in Calabria ha creato nuove collane d’ispirazione dichiaratamente liberale. [...] A Macerata, invece, c’è Liberi Libri, la casa editrice più libertaria in Italia, alla quale si devono le traduzioni di molti saggi di Bertrand de Jouvenel, Walter Block, Albert Nock, Pascal Salin, Ayn Rand, David Friedman, Michael Novak, Benjamin Constant. Ma anche la pubblicazione di autori italiani come Bruno Leoni, Antonio Martino, Carlo Lottieri, Fabio M. Nicosia. Al Nord bisogna arrivare a Torino, dove la Lindau sta guadagnando via via fette di mercato più importanti, concedendo spazio ad autori italiani emergenti.
Cristina Missiroli - L'Opinione, 24/5/2005
lunedì, maggio 23, 2005
L’ecologismo non è scienza. Parola di Crichton
“La portata del surriscaldamento del globo – ha affermato Crichton – viene enfatizzata, non sulla base dei dati, ma in virtù di un processo politico che niente a che vedere ha con la scienza. I dati non giustificano il catastrofismo che i climatologi ci impongono, tanto che alcune analisi si sono già rivelate infondate o addirittura mendaci. Il sentire comune, non supportato dai dati e manovrato politicamente, compie errori di valutazione e rischia di fare danni”. [...] Il protocollo di Kyoto afferma che è necessario prevenire la catastrofe ambientale, ammettendo il presupposto che il mondo di domani sarà simile a quello di oggi. “Ma crediamo davvero – si chiede lo scrittore – che fra cento anni impiegheremo ancora i combustibili fossili, viaggeremo in auto e voleremo in aereo? Il mondo e le tecnologie odierne non erano neanche lontanamente immaginabili un secolo fa: non possiamo sapere quali nuove tecnologie vedranno la luce. La sola verità certa è che il futuro non può essere noto. Perché dunque si stanziano miliardi per prevenire qualcosa che non si conosce, quando emergenze terribili come l’Aids, le epidemie e la fame nel terzo mondo sono sotto i nostri occhi e non vengono risolte?”.
Francesca Ruggiero - L'Opinione, 23/5/2005
sabato, maggio 21, 2005
Se la censura entra in biblioteca
Una prestigiosa casa editrice italiana (Einaudi) pubblica un libro di Virginie Despentes intitolato Scopami. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali include questo libro in un elenco di testi consigliati agli adolescenti nell'ambito della campagna contro la droga Il vero sballo è dire no. Una biblioteca comunale collocata all'interno di una scuola acquista il libro. Un'utente della biblioteca, una ragazza di quattordici anni, chiede e ottiene il libro in prestito. La bibliotecaria che ha autorizzato il prestito viene per questo denunciata ai carabinieri e condannata dal giudice per le indagini preliminari al pagamento di una multa ai sensi dell'art. 528 del codice penale: l'opera sarebbe oscena e la bibliotecaria colpevole di averla fatta circolare. La vicenda è cominciata nel 2000 ed è tuttora in corso.
Prof. Mauro Guerrini - Presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche
venerdì, maggio 20, 2005
Ferrara & Capezzone, un happening-fecondazione alla Bocconi
Si comincia altissimo, embrioni ed etica, Kant e i diritti umani, si finisce con Capezzone che provoca Ferrara «a Giulià. tu sei un guru, nun fa il para-guru», e Ferrara che ovviamente risponde «e tu parli da esorcista, tener chiusi trentamila embrioni nei Konzentrations Lager, cioè i frigoriferi degli scienziati, è come strappare un rene a un uomo anziano, così poi io che so' malato me lo trapianto e mi salvo. Che felicità sarebbe?». La platea ondeggia, le coscienze pure. (Jacopo Iacoboni - da La Stampa del 20 maggio 2005, pag. 9)
Per riascoltare interamente gli interventi di Capezzone, di Ferrara e del pubblico cliccate qui, troverete i files audio dell'incontro.
Il «complotto ebraico». L'antisemitismo islamico da Maometto a Bin Laden
Da oggi nelle librerie il nuovo libro di Carlo Panella (edito da Lindau): Nei paesi islamici e nelle comunità musulmane in Europa trionfa l’antisemitismo. Ma i musulmani non sono antisemiti per lo «scandalo» della nascita di Israele, della politica di Israele. Né è stata l’Europa a esportare il suo antisemitismo nei paesi islamici. All’opposto, l’Europa razzista ha importato dal Corano la teoria del «complotto ebraico», base dell’antisemitismo moderno. Teoria che vuole che gli ebrei, tutti gli ebrei, complottino sempre contro le comunità che li ospitano. Per l’islam, gli ebrei hanno falsificato la Bibbia, violato la propria Legge e si infiltrano nella comunità musulmana per distruggerla, praticando falsamente la fede in Allah. Per l’islam, questo infinito «complotto ebraico» è la colpa eterna degli ebrei. La rifondazione dell’islam dopo la scomparsa del califfato, alla fine della prima guerra mondiale – ben prima della nascita di Israele – si è sviluppata su questo antisemitismo delle origini. Ne è un esempio il commento del Corano di Hamza Roberto Piccardo, leader dell’Ucoii, la più grande organizzazione di musulmani in Italia, in cui si legge: «È grazie a queste falsificazioni che la gran parte del popolo di Israele è diventato il campione di quella doppiezza morale in base alla quale nei confronti dei non ebrei è accettabile e impunita qualsiasi nefandezza, mentre la rettitudine morale è un obbligo soltanto verso i correligionari». Carlo Panella è commentatore parlamentare per le reti Mediaset e collabora con «Il Foglio». Ha pubblicato Piccolo atlante del jihad. Le radici del fondamentalismo islamico; Saddam. Ascesa, intrighi e crimini del peggior amico dell'Occidente; I piccoli martiri assassini di Allah e, con Franco Frattini, Cambiamo rotta. La nuova politica estera dell'Italia
giovedì, maggio 19, 2005
Nasce il quartiere Neo-con di TocqueVille
Dopo il gruppo radicale, nasce anche quello neo-con (ambedue interni a Tocqueville). Ma queste nuove aggregazioni sono solo testimonianze identitarie o vogliono essere qualcosa d'altro? TocqueVille nasce con un progetto ben preciso che deve ancora completarsi. Queste correnti, invece, hanno una loro progettualità? Il Federalista ha aderito al PRDT con spirito costruttivo; al momento però l'unica attività è stata quella di rispondere prontamente ad alcune polemiche sollevate da altri bloggers. Certo, queste aggregazioni sono giovani, stanno nascendo proprio in questi giorni ma occorre pensare a come farle crescere e renderle propositive.
Referendum: L’esercito dei berluscones che ha deciso di votare
In ordine sparso: Alfredo Biondi, Stefania Prestigiacomo, Lino Iannuzzi, Renato Brunetta, Paolo Romani, Margherita Boniver, Paolo Guzzanti, Carlo Vizzini, Dario Rivolta, Egidio Sterpa, Domenico Contestabile, Raffaele Costa, Gaetano Pecorella, Niccolò Ghedini. E il Cavaliere che farà? "Sono convinto che alla fine andrà alle urne”, dice Alfredo Biondi. Che motiva la sua convinzione con queste parole: “Lo conosco da tanti anni e gli sono amico. Nella sua vita, Berlusconi ha sempre fatto scelte anticonformiste. Non credo che proprio adesso si comporterà come un notabile democristiano. Se lo facesse, non potrebbe più accusare i sotterfugi da ‘teatrino della politica’”.
mercoledì, maggio 18, 2005
Il grande ritorno degli El Guapo!
Dopo due album strepitosi, tornano i grandissimi El Guapo. Ora si chiamano Supersystem (e da tre i componenti sono diventati quattro, grazie all'arrivo del batterista Josh Blair), pubblicano per la Touch & Go di Chicago (mentre i precedenti due album sono usciti per la etichetta discografica Dischord di Washington DC) ma il risultato è sempre lo stesso: pezzi incredibili! It's rock, it's pop, it's dance...it's whatever you want it to be.
I saggi di Bush sulla bioetica sono molto saggi
I saggi iper conservatori del presidente americano, guidati dal filosofo straussiano Leon Kass, sono convinti che esista un modo di salvaguardare la scintilla di vita senza per questo chiudere la porta alle richieste degli scienziati. L'embrione è vita, sostengono. Merita rispetto e cautela. Va difeso, così come vanno difese le aspettative scientifiche in campo biomedico. Una soluzione, anzi quattro soluzioni, a questo dilemma etico sono state trovate e presentate al presidente Bush. [...] Le alternative sono cellule staminali prese da embrioni morti; cellule staminali prese da embrioni vivi, ma senza danneggiarli; cellule staminali estratte da simil embrioni creati con la bio-ingegneria; cellule staminali riprogrammate da cellule adulte.
Christian Rocca - Il Foglio, 18/5/2005
South Park Conservatives: la recensione
In attesa che il libro ci venga recapitato a domicilio (ordinato su ibs) accontentiamoci della lettura della recensione di Andrea Mancia, comparsa oggi su Il Giornale.
Tasse: le cattive idee non vengono mai da sole
Poche cose sono più pericolose di una cattiva idea. E’ bastata un’uscita infelice del ministro Alemanno, che ha proposto di tassare di più le “rendite” finanziarie per agevolare il taglio dell’Irap, per rinsaldare un asse antico. Quello che lega, in un patto di scomoda fratellanza, l’estrema destra e l’estrema sinistra dello spettro politico. In un’intervista al “Corriere della Sera”, Fausto Bertinotti s’è iscritto al partito del leader della destra sociale, non senza ricordare altre battaglie condivise (a cominciare dalla crociata anti-ogm). E ha rilanciato: assieme al ritocco dell’imposta sostitutiva sulle rendite (che per i più oderati dovrebbe passare dal 12,5 al 18 per cento), pensiamo ad una tassazione più aggressiva per gli immobili. Il segretario di RC schiva la parola “patrimoniale”, ma non serve un esperto per decrittare il suo pensiero. Alberto Mingardi - Libero, 18/5/2005.
Come si può fare un partito unico di centrodestra che fonda tutte le anime degli schieramenti se esistono componenti illiberali (vedi alla voce Destra sociale)?
Il tempo delle pere
Palma d'oro (anzi, Pera d'oro!) a Sophie Marceau. Al Von Trier brechtiano che pontifica banalmente contro l'esportazione della democrazia, mettendo in scena la figlia del grande Ron Howard che (come Bush) vuole far nascere il seme della democrazia in una società che invece preferisce la schiavitù, noi preferiamo la passerella dell'ex reginetta del tempo delle mele. Deridendo la violenza d'autore e la fellatio d'autore, lo spirito engagé e la noia intellettualoide di Cannes noi decretiamo migliore attrice non protagonista Sophie Marceau! (Ricordando che a Cannes, l'anno scorso, vinse Michael Moore... roba da non credere!)
Dopo tre giorni di vita
Dopo tre giorni di vita il prdt vanta già 16 blog iscritti (acquisto dell'ultim'ora il blog di nicola dell'arciprete!). Il 6,9% dei cittadini di Tocqueville professa così la sua fede liberale, liberista e libertaria. "Diversamente da Tocqueville che aveva come obiettivo l'aggregazione di tutta la destra, l'obiettivo del partito è quello di un gruppo omogeneo di liberali, liberisti e libertari. Di persone cioè che anche se non farebbero mai una cosa vogliono lasciare liberi gli altri di farla, che vogliono uno stato il più leggero possibile (tutto è relativo) e che vogliono un'economia senza lacci che altro non fanno che creare rendite di posizione."
Cuba, l'isola dei diritti cancellati
20 maggio 2005 "Asamblea para Promover la Sociedad Civil en Cuba". Venerdì 20 maggio alle ore 18 davanti all’Ambasciata di Cuba a Roma (in via Licinia 7) si terrà una manifestazione in sostegno dell’”Assemblea per la promozione della società civile a Cuba” che in quelle stesse ore si svolgerà all’Avana. Quella di Roma è una delle manifestazioni promosse in questo senso dal Partito Radicale che si terranno davanti alle ambasciate o ai consolati di Cuba anche a Milano, Madrid, Barcellona, Bruxelles e Parigi. L’Assemblea per promuovere la società civile a Cuba è organizzata da tre militanti per la democrazia e la libertà, militanti anche radicali, vittime loro stessi di condanne e detenzione per motivi politici e reati di opinione: Martha Beatriz Roque Corbello, Felix Bonne Carcassés e René Gomez Manzano.
"Khodorkovsky libero, Putin in tribunale"
In ordine cronologico: i guai giudiziari del magnate russo cominciano quando Khodorkovsky fa una scelta politica di opposizione a Putin, da una parte sostenendo le forze liberali russe, e dall’altra annunciando di voler abbandonare il mondo degli affari nel 2008, in occasione delle elezioni presidenziali russe. Ancora: il processo viene condotto in modo letteralmente inquisitorio, con una sentenza di colpevolezza già scritta, la cui lettura è iniziata ieri (e pare, con ampi passaggi copiati di sana pianta dagli atti d’accusa, inclusi errori ed imperfezioni ortografiche). E, per colmo di beffa, la pubblicizzazione della sentenza è stata ritardata di alcune settimane, proprio per evitare una “sgradevole” coincidenza dapprima con la visita di Putin in Israele, e poi con le grandi celebrazioni di Mosca del 9 maggio scorso. Dinanzi a tutto questo, anch’io, come i manifestanti di ieri a Mosca (tra i quali l’ex campione di scacchi Kasparov), dico: “Khodorkovsky libero, Putin in tribunale”.
Daniele Capezzone - Notizie Radicali, 17/5/2005
Pacificacion in Euskadi
"El Congreso apoya, con la única excepción del PP, el diálogo con ETA si renuncia a la violencia." Come punto di partenza non c'è male. L'Eta deponga le armi e successivamente si cominci a dialogare. L'Eta ormai è in un vicolo cieco, la popolazione basca vuole risolvere definitivamente la questione e la violenza non è di certo la strada che vuole seguire. Eta si è scollata dalla popolazione, ha un seguito che col tempo viene sempre più eroso dalla sua strategia sanguinaria. Il governo di Madrid, dal canto suo, deve porre le condizioni per il dialogo, deve tentare di portare questa annosa questione verso la soluzione, deve portare i Paesi Baschi alla pacificazione. Rifiutando, inoltre, la proposta di illegalizzare il partito (EHAK) verso il quale sono confluiti i voti della sinistra abertzales da un altro segnale positivo che è opportuno cogliere al più presto. I tempi potrebbero essere maturi e Zapatero potrebbe essere la persona giusta.
La restaurazione
Lunedì 9 maggio si è tenuto alla Fiera del libro di Torino un convegno dal titolo "la restaurazione", organizzato dal blog Nazione Indiana. Tra i partecipanti Benedetta Centovalli, Loredana Lipperini, Antonio Moresco, Sergio Fanucci, Tiziano Scarpa, Mauro Covacich, Massimiliano Parente, eccetera eccetera... in definitiva scrittori, critici, editori a parlare dello stato delle cose per quanto concerne la letteratura. Sui siti di Alderano e Lipperini una cronaca più o meno dettagliata del convegno.
martedì, maggio 17, 2005
Relativismo etico
Il relativista è altra cosa: è semplicemente una persona che accetta il fatto che i valori morali sono tali se e fin quando la coscienza morale li accetta liberamente come tali. Proprio perché è la coscienza morale personale il giudice ultima in materia di valori morali, può esserci, e lo vediamo tutti i giorni, un conflitto di valori: conflitto per esempio, fra chi crede che la libertà sia il valore supremo della vita e chi crede che il valore supremo sia il trionfo di un’ideologia che nega la libertà. Ma una volta che la coscienza morale personale accetta un valore morale, quel valore diventa un valore supremo che ispira tutta la condotta pratica della vita, e se necessario impone il sacrificio, come dimostrano gli infiniti esempi di persone che hanno dato la vita per un ideale senza credere che fosse una verità assoluta.
Maurizio Viroli, La Stampa - 17/5/2005
Ora si formano i quartieri!
Dopo avere fondato la città di Tocqueville ora si pensa a formare i quartieri interni alla città: il primo è il partito radicale di tocqueville. Al momento, come compare scritto sul blog, "cosa serva questo blog è ancora da decidere", di sicuro è un bel quartiere. Il federalista potrebbe decidere di trasferirsi... e prendere definitivamente casa!
Le parole della Rice hanno avuto un seguito
La Rice aveva detto che per risolvere la situazione in Iraq non sarebbero bastate solamente le armi ma si sarebbe dovuto ricorrere anche alla politica, e infatti... In a gesture calculated to ease tensions with Iraq's dispossessed Sunni Arab minority, the new Shiite majority government announced Monday that it had ordered the army to stop raiding mosques, arresting clerics and "terrifying worshipers." (nytimes)
In edicola il nuovo numero di Ideazione!
"Alternativa o restaurazione? Dopo la crisi del centrodestra". Da segnalare, inoltre, una ricca sezione su Ludwig Von Mises.
Il Cardinal Ferrara e la svolta teo-teo
C’era una volta il Foglio. Un quotidiano per nulla avaro di brio, capace di stimolare – da posizioni liberali – un dibattito affatto noioso, snodato tra contraddizioni mai abbandonate alla scontatezza. E’ una testata che non c’è più: dal 2001 a questa parte il suo direttore, Giuliano Ferrara, si è calato un elmetto, quello della “battaglia tra le culture”, che travolge il pensiero di Huntington e si trasforma in una mitra vescovile. In una tiara. “Una deriva papista”, hanno detto della svolta di Ferrara. “Una folgorazione”, hanno commentato altri. Fatto sta che il quotidiano Neocon è diventatato Teocon, anzi Teoteo: la posizione sulla legge 40, in particolare, ha visto un porporato Ferrara farsi interprete del radicalismo cattolico, ergendosi a paladino della cristianità – o presunta tale – in tutte le Battaglie, con la B maiuscola, da quella per Buttiglione a quella per i Bambini, purché da concepire per le vie più brevi e senza diagnosi preimpianto.
Aldo Torchiaro - l'opinione, 17/5/2005
CdL: Catania inverte il trend...
... ma c'è poco da gioire! Dopo avere perso, dal 2001 in poi, ad ogni tornata elettorale (per tanti a pochi), ora la Cdl ottiene un risultato più equilibrato. Di certo, avere vinto a Catania, non è la conseguenza di ciò che succede a Roma, piuttosto un affare locale. Il governo continua nel suo immobilismo e, dopo avere chiacchierato a vanvera su partito unico e rinnovo del contratto ai dipendenti pubblici, deve vedersela con una economia stagnante anzi, in netta recessione. Una economia imbalsamata che se verrà lasciata tale non potrà che peggiorare... urge un governo che prenda qualche decisione (magari liberista)!
venerdì, maggio 13, 2005
La Russa come Fini: al referendum tre sì e un no (all'eterologa)
A questo punto però vien da chiedersi: ma chi ha votato questa legge? Se tutti ne prendono le distanze come ha fatto a passare in Parlamento?
Antonio e la crociata finale
Terza puntata delle Cronache da Bisanzio (firmate Daniele Capezzone). Antonio Socci, dopo gli "esercizi spirituali" con Irene Pivetti, si prepara ad una nuova crociata...
16 vitamine
E' in uscita il romanzo del nostro conterraneo Ivano Bariani ("16 vitamine", minimum fax)... che un giorno apparve nella biblioteca di Reggiolo (in mezzo al pubblico presente).
Il nuovo Houellebecq
"Il primo di settembre uscirà in Francia (in Italia, il 14, presso Bompiani) il nuovo romanzo di Michel Houellebecq, La possibilità di un’isola. A Les Inrockuptibles l'autore di Platforme ha rilasciato un'intervista che oggi il Corriere della Sera propone nella traduzione di Daniela Maggioni. Per coloro a cui fosse sfuggita, replico qui la conversazione tra Houellebecq e Bourmeau. gg"
Giuseppe Genna (I Miserabili), 12/5/2005
mercoledì, maggio 11, 2005
E poi dicono che globalizzazione è sinonimo di omologazione...
... soprattutto linguistica! "La mitad de los vascos habla o entiende euskera, un 16% más que en 1981. El porcentaje de la población vasca que habla o entiende euskera pasó de un 34%a un 50% entre 1981 y 2001, años en los que el número de individuos capaces de comunicarse en lengua vasca aumentó en 200.000 personas, informó hoy el Gobierno Vasco".
(diariovasco.com)
martedì, maggio 10, 2005
Perché lascio questo governo
Dalla lettera di dimissioni del ministro Natan Sharansky : "Caro primo ministro, scrivo per informarti della mia decisione di rassegnare le dimissioni da ministro degli affari della Diaspora e di Gerusalemme.Come sai, mi sono opposto fin dall’inizio al piano di disimpegno perché sono convinto che ogni concessione nel processo di pace debba essere legata a riforme democratiche all’interno della società palestinese. Non solo il piano di disimpegno ignora tali riforme, ma anzi di fatto indebolisce la prospettiva di edificare una libera società palestinese e allo stesso tempo rafforza le forze del terrorismo. La nostra partenza da Gaza incoraggerà la costruzione di una società dove sia garantita la libertà di parola, dove tribunali indipendenti tutelino i diritti dell’individuo, dove un mercato libero permetta ai palestinesi di costruirsi una vita economicamente indipendente e non sotto il controllo del loro governo? La nostra partenza da Gaza porrà fine all’istigazione alla violenza sui media palestinesi e all’indottrinamento pieno di odio nelle scuole palestinesi? La nostra partenza da Gaza darà luogo allo smantellamento dei gruppi terroristici e alla demolizione dei campi profughi nei quali generazioni di palestinesi sono vissuti in condizioni miserevoli? La risposta chiaramente è no."
Natan Sharansky - Jerusalem post (via israele.net), 2/5/2005
Referendum: per Fini 3 sì e 1 no (a quanto pare)!
Incredibilmente il segretario di Alleanza Nazionale e attuale Ministro degl Esteri, Gianfranco Fini, ha dichiarato che voterà SI a tre dei quattro quesiti referendari. Dopo le prese di posizione della Prestigiacomo e di Antonio Martino, quella di Fini è ancora più importante, proprio perchè inaspettata. Sempre in tema di referendum, ecco una intervista al nostro amico Massimiliano Parente su Nuova Agenzia Radicale (inutile dire che siamo completamente d'accordo con lui!).
lunedì, maggio 09, 2005
L' eredità di F. Von Hayek
Su "Società libera", in versione integrale, il testo di Nicola Matteucci su Hayek ("L'eredità di F. Von Hayek").
Silvio e Romano, rileggetevi Hayek
“Questo è ciò in cui crediamo” esclamò la signora Thatcher, da poco divenuta leader dei conservatori britannici, interrompendo una riunione in cui qualcuno suggeriva di evitare gli estremismi per rilanciare il partito, e nel frattempo buttò sul tavolo il libro che aveva recuperato nella sua cartella. Il libro era "La società libera', di Frederich von Hayek, il seguito è già storia. [...] Chissà se nella “fabbrica del programma” di Prodi qualcuno penserà ad Hayek. Ma soprattutto chissà se e quanto ci penseranno Berlusconi e gli alleati in cerca di rilancio: la Casa delle Libertà o la possibile Alleanza della Libertà dovrebbero pensare a chi ha fatto della libertà e del mercato la sua stella polare e ha ispirato una stagione politica vincente; che altri paesi hanno alle spalle, ma che noi, seppur in tempi e quindi modi diversi, potremmo utilmente ancora avere di fronte noi.
Benedetto della Vedova - Corriere Economia, 9/5/2005
venerdì, maggio 06, 2005
Maggioranza assoluta per i laburisti!
Terzo mandato consecutivo per Tony Blair. I laburisti trionfano nelle città e nei grandi agglomerati urbani sia in Inghilterra, che in Galles e in Scozia, i conservatori dominano nelle contee inglesi di campagna del centro-sud, mentre i liberal-democratici stabiliscono i loro feudi in Scozia, nel Galles centrale e in Cornovaglia. BBC - risultati live.
giovedì, maggio 05, 2005
Il contrario di relativismo? Assolutismo
Sono per primi i laici, i liberali e libertari, e insomma quelli che non hanno mai pensato a raddrizzare il legno storto dell'umanità, che dovrebbero avere almeno il coraggio di ricordare, dizionario alla mano, che il contrario di relativismo è assolutismo. E di chiedere qualche spiegazione in più.
Paolo Franchi - Corriere della Sera Magazine, 5/5/2005
Cronache da Bisanzio - atto secondo
Torna la divertente satira politica di Daniele Capezzone, dopo i compagni Fausto, Ritanna, Nichi, ... e la loro lotta d'alta classe, ora è il turno di Marco Jago Follini: "Ho un sogno, l'Italia senza Follini"!
La rivoluzione in pigiama
Articolo del nostro giornalista preferito (sì, sempre lui: Christian Rocca) sul fenomeno blog a stelle e strisce (giunto alla fase due: "I blogger di "Pajamas Media" non vogliono soltanto raccogliere pubblicità, ma pensano anche di invadere gli spazi di giornali, tv e radio grazie a un Blog News Service, una specie di agenzia di stampa che fornisca ai media tradizionali i contenuti dei loro blog"). E nel finale c'è spazio anche per citare la rivoluzione italiana in pigiama: "Anche in Italia si sta muovendo qualcosa: su iniziativa della rivista Ideazione circa duecento blog liberali e di destra si sono riuniti sotto l'egida "TocqueVille - La città dei liberi"."
Finalmente è uscito!
Dopo una attesa di svariati mesi è uscito il libro di John Micklethwait e Adrian Wooldridge. La nota dolente, ovviamente, è il titolo: quello originale era "The right nation", quello italiano è diventato "La destra giusta". Christian Rocca ha così commentato la scelta del titolo: "Un titolo che svaluta il contenuto del libro. Non è un libro sulla destra americana. E' un libro che spiega perché l'America è di destra. E perché America e destra credono di essere nel giusto: The Right Nation, appunto. "La Destra Giusta" è solo un po' meglio di "O con noi o contro di noi", ma sempre pessimo." Internetbookshop, invece, descrive così il contenuto del libro: "La rielezione di George W. Bush a presidente degli Stati Uniti, ottenuta con un numero di voti popolari senza precedenti, induce a chiedersi se il Partito repubblicano sia destinato a diventare stabilmente il partito di governo. A favore del "Great Old Party" giocano, infatti, non solo alcuni fattori oggettivi (l'espansione delle zone residenziali suburbane e della proprietà azionaria diffusa, la deindustrializzazione e il declino sindacale, la spinta demografica verso il Sudovest), ma anche la capacità di rispondere al bisogno di sicurezza della nazione. In questo libro John Micklethwait e Adrian Wooldridge, giornalisti dell'"Economist", ricostruiscono le origini, le metamorfosi e l'impressionante crescita della destra conservatrice americana." Buona lettura!
mercoledì, maggio 04, 2005
Domani nelle librerie
Massimo Teodori - Raccontare l'America, due secoli di orgogli e pregiudizi (Oscar Mondadori, 2005)
Tanti pensano di conoscere gli Stati Uniti sulla base delle abbondanti informazioni quotidiane, ma pochi dispongono dei punti di riferimento necessari per un buon orientamento e una realistica interpretazione. In questo libro, aggiornato fino agli eventi della primavera 2005, un grande esperto dell'America di ieri e di oggi ci fornisce gli elementi per comprendere la realtà di quel paese, così singolare e complessa, e sfatare i molti pregiudizi e luoghi comuni circolanti in Italia.
In venti rapidi quanto efficaci capitoli Massimo Teodori individua i nodi più significativi della nazione americana e li racconta, con semplicità e rigore, dando spazio ai diversi punti di vista senza tuttavia nascondere le sue idee, ponendo costantemente in relazione il passato con il presente, la storia con l'attualità, il particolare con il quadro d'insieme. Il risultato è un libro che porta alla superficie quel che oggi scorre nelle vene profonde degli Stati Uniti, nel momento in cui il terrorismo islamista, nuovo protagonista globale, sta sfidando l'intero Occidente.
In venti rapidi quanto efficaci capitoli Massimo Teodori individua i nodi più significativi della nazione americana e li racconta, con semplicità e rigore, dando spazio ai diversi punti di vista senza tuttavia nascondere le sue idee, ponendo costantemente in relazione il passato con il presente, la storia con l'attualità, il particolare con il quadro d'insieme. Il risultato è un libro che porta alla superficie quel che oggi scorre nelle vene profonde degli Stati Uniti, nel momento in cui il terrorismo islamista, nuovo protagonista globale, sta sfidando l'intero Occidente.
Anche gli italiani non sono esenti da colpe...
Anche l’avventatezza degli italiani è scaturita da motivazioni, altrettanto serie, pur se diverse da quelle americane. I nostri servizi segreti, attraverso Calipari e con l’approvazione superiore, conducevano un’operazione umanitaria con modalità decisamente avversate dagli americani. Si muovevano perciò sul campo evitando un rapporto di informazione trasparente con gli alleati, sostanzialmente padroni del campo. Infatti la trattativa, qualunque sia stata, per la liberazione della Sgrena, non era stata comunicata ai responsabili militari statunitensi, né questi conoscevano ufficialmente la natura del viaggio del colonnello del Sismi a Baghdad. La stessa corsa in un’automobile civile verso l’aeroporto senza protezione militare non era stata annunziata alla catena di comando e di controllo dell’area se non poco tempo prima dell’impatto con la pattuglia. In poche parole tutta l’operazione doveva essere compiuta nel minor tempo possibile, con la massima riservatezza e quindi anche assottigliando le regole di prudenza imposte dalla situazione.
Massimo Teodori - Il Giornale, 3/5/2005
Questo della Loggia non ci piace!
Editoriale di Galli della Loggia dal titolo eloquente: "Questa America non ci piace - l'atteggiamento USA sul caso Calipari". Puntuale è arrivato il commento di Andrea Mancia.
Comunità Democrazie: a Santiago la Francia frena. Bonino: “Bilancio contraddittorio e deludente”
Santiago del Cile, 28-30 aprile - Emma Bonino ha guidato la partecipazione della delegazione italiana alla Terza Conferenza Ministeriale della Comunità delle Democrazie, un processo che ha preso avvio a Varsavia nel 2000, con l'obiettivo di realizzare all'interno delle Nazioni Unite un coordinamento strutturale tra gli Stati democratici, una vera e propria "coalizione democratica" – come l’ha definita la stessa Bonino in un editoriale pubblicato da Il Corriere della Sera. Proprio l'idea dei “caucus”, riaffermata e rafforzata dalla Presidenza cilena, è stata invece osteggiata da alcuni dei Paesi presenti, in particolare Francia e Venezuela. Un bilancio finale che Emma Bonino definisce contraddittorio e deludente poiché, se da una parte la dichiarazione finale garantisce un seguito di attività attraverso l'istituzione di quattro working groups, dall'altra è emersa con chiarezza l'assenza di un'analisi comune sul metodo più utile alla promozione e allo sviluppo della democrazia. In sostanza, da Santiago, non è arrivato un messaggio chiaro ai regimi ancora esistenti e la fragilità oggettiva della prossima presidenza, che sarà quella del Mali, rende ancora più difficile un possibile prosieguo in una direzione comune più forte.
RadicalFax#154
«Indymedia? La satira è un diritto»
Deciso il sequestro di una parte del sito Indymedia per "vilipendio della religione cattolica". Sul sito vi erano fotomontaggi di Papa Benedetto XVI in uniforme militare nazista. Noi sottoscriviamo le parole di Benedetto della Vedova: «La censura a lndymedia per il fotomontaggio del Papa in divisa da SS? Dunque, partiamo da un dato di fatto: io posso anche trovare becera quell'immagine, ma va detto che enfatizza comunque un dato — la presenza di Ratzinger bambino nella Hitlerjugend che sui media "ufficiali" ha circolato. Mi sembra, come minimo, un eccesso di zelo. [...] Sono contrario a ogni intervento che assuma la forma della censura. A maggior ragione quando si tratta di satira, che è esplicitamente e per sua natura la deformazione di un connotato di un'informazione; per di più, su una personalità come il Papa, che ha gli strumenti per "difendersi"».
D'Alema cittadino di Tocqueville!
Anche il buon D'Alema riconosce che le tesi neocon sull'esportazione della democrazia sono giuste.... incredibile amisci! "Esportare la democrazia con successo vuol dire non escludere a priori il tema dell'uso della forza", dice il presidente dei Ds al seminario della fondazione Italianeuropei che ruota intorno al progetto riformista. "L'idea neocon di esportare la democrazia è giusta, è un grande obbiettivo", "la sicurezza è nell'espansione della democrazia" e la questione dovrà essere assunta dal centrosinistra.
I "Bomberos de Sevilla" protestano calandosi i pantaloni!
Bizzarra forma di protesta dei pompieri di Siviglia che, mostrando le chiappe davanti al municipio, denunciano la mancanza di protezione fornita dalle divise!
Martino: fecondazione, voterò quattro sì
Il ministro Antonio Martino ("semplicemente liberale") dichiara una bella quaterna di sì ai prossimi quesiti referendari. «Andrò a votare e voterò quattro sì. Non solo, avrei preferito che ci fosse stato il referendum, non ammesso dalla Corte costituzionale, sull’abrogazione complessiva della legge. Avrei votato sì anche in quel caso, perché una legge in questa materia sarebbe stato meglio non averla».
martedì, maggio 03, 2005
Sia maledetto lo Stato e le sue gabelle!
Sia maledetto lo Stato e le sue gabelle. Ecco cosa riporta l'Agenzia Ansa di oggi: "Allarme caro-benzina per le famiglie italiane: quest'anno si spenderanno 200 euro in piu' per il pieno annuale, 7 euro in piu' ogni rifornimento. Ad alzare la guardia sull'andamento dei prezzi dei carburanti sono Codacons ed Adoc, secondo le quali in un anno, cioe' da maggio 2004 a maggio 2005, i prezzi della verde sono saliti del 12% e quelli del gasolio addirittura del 21,7%. Solo fra aprile e maggio di quest'anno, invece, l'incremento e' stato del 3,9% per la verde e dell'1,8% per il gasolio". Vergognosa Italia!
Enclave, 3/5/2005
lunedì, maggio 02, 2005
Petizione contro Chavez!
Confermata la prossima visita del teniente colonello Hugo Chavez in Italia, chiediamo ai citadini di appoggiare questa lettera che si farà pervenire al Presidente della Repubblica Italiana S.E. Prof. Carlo Azeglio Ciampi, dove si fa notare la situazione trascorsa in questi ultimi sei anni in Venezuela e le consequenze sofferte tanto per i connazionali come dal popolo venezuelano. Visto la repressione continua del regime patita da molti cittadini per avere sollecitato per mezzo delle rubriche, il referendo revocatorio presidenziale, riteniamo indispensabile la confidenzialità di coloro che firmeranno appoggiando questa lettera. Nella lettera al Presidente italiano solo compariranno il nome ed il cognome della persona. Gli altri campi collocati sono opzionali
Red Venezuela-Italia
Al Professor Sartori non piace il maggioritario
Mi permetto di dire un paio di cose a riguardo dell'articolo del prof. Sartori comparso sul Corriere della sera il 30 aprile. Ovviamente lui ha scritto tanti libri sull'argomento quindi non può che avere ragione (così direbbe per avvalorare le sue tesi). Premesso questo posso dire che l'articolo comincia già con dei riferimenti per nulla pertinenti: la proposta del centro-destra è per un partito unico (del centro-destra) e non per un partito unico in senso assoluto... che c'entra dunque il PNF? Poi, il nostro professore, smette i panni dello scienziato della politica per dare giudizi puramente personali sul sistema elettorale proporzionale e su quello maggioritario. A Sartori evidentemente piace il sistema proporzionale e dice che un proporzionale ben fatto pùo portare stabilità e una riduzione dei partiti (e cita il caso della Spagna e della Germania), di seguito è il turno del maggioritario... e questo sistema proprio non gli piace. A suo dire un maggioritario secco (e non l'attuale ibrido) peggiorerebbe la situazione. In questo caso però omette di citare esempi in cui un maggioritario secco ha portato instabilità (e per non fare torto a nessuno non porta nemmeno esempi di Stati in cui il maggioritario funziona). Un esempio allora lo faccio io: in Inghlterra il maggioritario funziona... eccome! Quindi: perchè non adeguarsi ad un sistema anglosassone (che funziona)?