martedì, maggio 17, 2005

Relativismo etico

Il relativista è altra cosa: è semplicemente una persona che accetta il fatto che i valori morali sono tali se e fin quando la coscienza morale li accetta liberamente come tali. Proprio perché è la coscienza morale personale il giudice ultima in materia di valori morali, può esserci, e lo vediamo tutti i giorni, un conflitto di valori: conflitto per esempio, fra chi crede che la libertà sia il valore supremo della vita e chi crede che il valore supremo sia il trionfo di un’ideologia che nega la libertà. Ma una volta che la coscienza morale personale accetta un valore morale, quel valore diventa un valore supremo che ispira tutta la condotta pratica della vita, e se necessario impone il sacrificio, come dimostrano gli infiniti esempi di persone che hanno dato la vita per un ideale senza credere che fosse una verità assoluta.
Maurizio Viroli, La Stampa - 17/5/2005

1 Comments:

Blogger Antonio Saccoccio said...

ciao federalista
interessante questa citazione sul relativismo etico.
ho appena ieri scritto un post sul mio blog riguardo le affermazioni sul relativismo di J. Ratzinger.
Penso che quello del relativismo sia uno dei veri nodi del pensiero moderno. Insomma bisogna ragionare molto attentamente e non essere estremisti in alcun caso. Io sono relativista ma ho apprezzato le parole di Ratzinger. Proprio perchè temo che il relativismo portato all'esasperazione porti alla sospensione di qualsiasi giudizio e al nichilismo.
Ti invito a leggere il mio post sul mio blog e a lasciare un commento. http://liberidallaforma.blogspot.com/
Mi interessa sapere la tua opinione perchè sono anch'io cittadino di Tocqueville e sono indeciso anche io se aderire al Partito Radicale di TocqueVille.
Non vorrei che fossero degli estremisti anticlericali. Insomma peggio dei comunisti! Tu che ne pensi? Io sono laico ma non anticlericale.
teniamoci in contatto per questa vicenda del quartiere di TocqueVille.
a presto
Antonio

10:19 PM  

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