lunedì, maggio 23, 2005

L’ecologismo non è scienza. Parola di Crichton

“La portata del surriscaldamento del globo – ha affermato Crichton – viene enfatizzata, non sulla base dei dati, ma in virtù di un processo politico che niente a che vedere ha con la scienza. I dati non giustificano il catastrofismo che i climatologi ci impongono, tanto che alcune analisi si sono già rivelate infondate o addirittura mendaci. Il sentire comune, non supportato dai dati e manovrato politicamente, compie errori di valutazione e rischia di fare danni”. [...] Il protocollo di Kyoto afferma che è necessario prevenire la catastrofe ambientale, ammettendo il presupposto che il mondo di domani sarà simile a quello di oggi. “Ma crediamo davvero – si chiede lo scrittore – che fra cento anni impiegheremo ancora i combustibili fossili, viaggeremo in auto e voleremo in aereo? Il mondo e le tecnologie odierne non erano neanche lontanamente immaginabili un secolo fa: non possiamo sapere quali nuove tecnologie vedranno la luce. La sola verità certa è che il futuro non può essere noto. Perché dunque si stanziano miliardi per prevenire qualcosa che non si conosce, quando emergenze terribili come l’Aids, le epidemie e la fame nel terzo mondo sono sotto i nostri occhi e non vengono risolte?”.
Francesca Ruggiero - L'Opinione, 23/5/2005