lunedì, dicembre 05, 2005

Voglio Antonio Martino a "Porta a porta"!

Non me ne vogliano i vari Bondi, Cicchitto, La Loggia e compagnia, ma se al posto loro partecipasse ai dibattiti televisivi Antonio Martino la CDL ne trarrebbe sicuramente maggiore giovamento. Forse è il lui stesso a rifiutare i riflettori, tuttavia credo che il Cav. dovrebbe impuntarsi per mandarlo, a tutti i costi, davanti alle telecamere di "Porta a porta". Prima di tutto perchè è un ministro che ha operato perfettamente nel suo ruolo e può vantare il conseguimento di ottimi risultati, poi perchè è una persona estremamente prestigiosa e preparata e infine perchè le sue argomentazioni sono così chiare e lineari che troverebbero il consenso di una buona fetta di telespettatori. Inoltre, Antonio Martino è fra i pochi liberali (ma liberali nel vero senso della parola) presenti in Forza Italia e un grandissimo esperto di economia. Insomma, il mio è un appello: caro Cavaliere, manda Antonio Martino in televisione (e fai in modo che possa parlare di economia)!

Il ministro per la deregulation

Il Cavaliere, nel suo intervento all'Assemblea nazionale dei Riformatori Liberali, ha proposto scherzosamente Benedetto Della Vedova come ministro per la deregulation (e ha anche detto che sarebbe un grande ministro, in quel campo). Carlo Lottieri ha ripreso, invece, la battuta di Berlusconi per scriverci un articolo, su L'Indipendente, dal tono estremamente serio. Sarà solamente una provocazione ma un ministero così all'Italia servirebbe, eccome! Vista l'ipertrofia legislativa del nostro Parlamento che di governo in governo aumenta il numero delle leggi alle quali dobbiamo sottostare, non sarebbe male cominciare ad eliminare le norme che sono del tutto inutili e gravose per l'economia e per la libertà individuale. Invece di un governo che si vanta di avere fatto un gran numero di leggi, sarebbe bello avere un primo ministro che rivendica l'abolizione di uno svariato numero di leggi. A fronte di migliaia di normative vigenti, un argomento da usare in campagna elettorale potrebbe essere quello di ridurne la quantità. E credo che molti cittadini ne sarebbero entusiasti. D'altronde, proprio l'Economist nel suo "famoso" numero in cui ci avverte della scomparsa della dolce vita, invita l'Italia ad operare in tre direzioni: liberalizzazioni, privatizzazioni e deregulation. E allora.... MENO LEGGI PER TUTTI!

venerdì, dicembre 02, 2005

Il Corriere della Sera, che noia!

Sono ormai settimane che il Corriere di Mieli si è proposto di condurre per mano il centrosinistra verso il Partito Democratico e verso un programma riformatore e liberale. Però, credo che ultimamente stia eccedendo, dando eccessivo spazio alle beghe interne all'Unione e ai suoi tentativi di darsi un programma. Da qualche giorno l'editoriale è sempre destinato ai leaders dell'Unione, per stimolarli ad elaborare alcuni punti chiari e semplici da presentare agli elettori. Che Mieli parteggi per il centrosinistra è evidente e dichiarato, che voglia il Partito Democratico è lampante, che tenti di riempirlo con idee nuove e contenuti miranti alla modernizzazione del Paese è il suo compito. Ma non può tediarci quotidianamente col suo pedagogismo riformatore, non può fare diventare il Corriere un organo di stampa al servizio del futuro Partito Democratico. Insomma, il Corriere doveva essere terzista e invece sta diventando sempre più di parte. Che Mieli strizzi l'occhio verso una parte politica è umano, ma che tutti i santi giorni ci debba tediare con le dispute interne all'Unione è sinceramente eccessivo.

giovedì, dicembre 01, 2005

RL: che magnifica giornata!

Che magnifica giornata! E ovviamente non mi riferisco alla situazione metereologica. Partito dalla stazione di Reggio Emilia con una temperatura prossima agli 0° e arrivato in tardissima serata a Roma (12°) mi sono imbattutto in un temporale tremendo. Giunto in albergo fradicio, con scarpe inzuppate d'acqua e pantaloni bagnati fino al ginocchio (per non parlare della valigia), ho affrontato la nottata in compagnia dei sospiri e dei lamenti (di gioia, I presume) della coppia americana che occupava la camera adiacente alla mia... e intenta a consumare un rapporto sessuale selvaggio e prolungatissimo (ma come avrà fatto, lui, a resistere così tanto?!). E mentre fuori pioveva e di fianco si scopava io me ne stavo a leggere, prima Ideazione e poi un grandioso romanzo di Joe Lansdale. Probabilmente mi sono addormentato prima che lo stallone americano finisse il suo compito. La mattina me li sono trovati a fare colazione e quasi quasi volevo complimentarmi con lui... Finalmente arrivo (in netto anticipo) allo Spazio Etoile, sede dell'assemblea dei Riformatori Liberali. Inchiodato alla sedia seguo gli interventi che si succedono. Da lacrime la presenza di Antonio Martino, con gli occhi lucidi ho seguito il suo intervento. Sinceramente, il clou della giornata, per me, era la presenza di Martino (altro che Berlusconi!). Nel pomeriggio, invece, è arrivato solamente un messaggio della ministra Prestigiacomo; vederla di persona probabilmente sarebbe stato diverso. Comunque, tra gli altri, ha parlato uno scoppiettante Alfredo Biondi (simpaticissimo il suo intervento) e si sono alternati in sala esponenti della maggioranza, con alcune comparsate impreviste come quella del senatore Debenedetti (unico "avversario" presente in sala). Le relazioni di Taradash e Della Vedova hanno sgombrato gli equivoci sulla scelta di campo fatta dai salmoni. Ma fortunatamente ancora poco accomodanti nei confronti del Cavaliere. E infatti, Benedetto non ha avuto nessun problema nel parlare di argomenti scottanti per la CDL: anti-proibizionismo e riconoscimento giuridico delle coppie di fatto (soprattutto per quelle omosessuali). Alla fine è toccato al Cavaliere concludere i lavori, davanti ad una sala incredibilmente gremita. Purtroppo ho potuto assistere solamente ai primi dieci minuti dello show di Berlusconi.... avevo un treno da prendere! Vabbè, è mancata la ciliegina sulla torta, ma l'importante è aver visto e sentito Martino! Per concludere mi permetto di fare i complimenti a Trenitalia per il clamoroso ritardo con il quale mi ha fatto arrivare a Bologna e, di conseguenza, perdere la coincidenza per Reggio Emilia. Dopo attese e contrattempi, alle 2, finalmente, mi trovavo nel caldo della mia cameretta e poco dopo a sognare i salmoni che risalivano la corrente scortati dal ministro della Difesa!