Comunità Democrazie: a Santiago la Francia frena. Bonino: “Bilancio contraddittorio e deludente”
Santiago del Cile, 28-30 aprile - Emma Bonino ha guidato la partecipazione della delegazione italiana alla Terza Conferenza Ministeriale della Comunità delle Democrazie, un processo che ha preso avvio a Varsavia nel 2000, con l'obiettivo di realizzare all'interno delle Nazioni Unite un coordinamento strutturale tra gli Stati democratici, una vera e propria "coalizione democratica" – come l’ha definita la stessa Bonino in un editoriale pubblicato da Il Corriere della Sera. Proprio l'idea dei “caucus”, riaffermata e rafforzata dalla Presidenza cilena, è stata invece osteggiata da alcuni dei Paesi presenti, in particolare Francia e Venezuela. Un bilancio finale che Emma Bonino definisce contraddittorio e deludente poiché, se da una parte la dichiarazione finale garantisce un seguito di attività attraverso l'istituzione di quattro working groups, dall'altra è emersa con chiarezza l'assenza di un'analisi comune sul metodo più utile alla promozione e allo sviluppo della democrazia. In sostanza, da Santiago, non è arrivato un messaggio chiaro ai regimi ancora esistenti e la fragilità oggettiva della prossima presidenza, che sarà quella del Mali, rende ancora più difficile un possibile prosieguo in una direzione comune più forte.
RadicalFax#154
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