Se i migliori se ne vanno (dal partito)
Debenedetti, Rossi, Caldarola... uno dopo l'altro se ne stanno andando dai DS (a dir la verità Caldarola ha solamente annunciato che non parteciperà al congresso, mentre è sua intenzione rinnovare l'iscrizione ai DS). Tutto ciò testimonia una grave crisi interna al partito: se le menti migliori prendono queste drastiche decisioni vuol dire che c'è un grosso problema. Il grosso problema riguarda la progettualità che i DS e il futuro Partito Democratico dovrebbero avere e invece non hanno; il segretario e la dirigenza non si sa da quale parte stiano andando, di sicuro non sono "in viaggio", non riescono a riempire di contenuti politici coerenti il loro operato, parlano di riformismo ma ancora non si sa cosa sia questo riformismo perchè ancora nessuno concretamente lo ha visto. Questa è anche la ragione del perchè vince Rifondazione all'interno della coalizione di governo: la sinistra (PDCI e PRC) ha le idee chiare e sa cosa vuole, su tutte le questioni si esprime chiaramente e con una linea ben definita, ciò che invece non succede tra i partiti riformisti (DS ma anche Margherita). Il futuro PD sta nascendo in maniera sbagliata, dalla discussione mancano i contenuti e questo è grave limite che sicuramente influirà sul risultato finale (e la mancanza di contenuti, intanto, sta caratterizzando negativamente anche l'azione politica dei nostri riformisti o presunti tali).
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