lunedì, maggio 30, 2005

La Francia dice NO al trattato costituzionale

Subito dopo la chiusura delle urne il presidente francese Jacques Chirac si era già presentato davanti alle telecamere per comunicare ai cittadini che avrebbe sostenuto a Bruxelles i motivi del NO espresso dai francesi. Ma perchè hanno votato NO? I rappresentanti politici degli schieramenti anti-Costituzione sono facilmente identificabili: Le Pen e l'estrema Destra, la Destra solamente nazionalista e anche quella xenofoba; i comunisti e parte del partito socialista (ovvero, l'ala facente riferimento a Fabius). Quindi le "ali" erano per il NO, i "moderati per il "SI". Ma perchè hanno votato NO? Da una parte gli elettori sono stati contrari alla perdita di una porzione di sovranità della Francia a favore dell'UE e contrari all'"invasione" degli Stati dell'Est e della Turchia in Europa. Dall'altra hanno contestato le politiche "ultraliberiste" della Carta (in realtà contestano il libero mercato e la concorrenza con chiarissime argomentazioni anti-capitalisti) e la scarsa tutela sociale offerta. Chirac dunque sosterrà a Bruxelles queste istanze. Dobbiamo rallegrarcene? Direi proprio di no. La Costituzione è un volume esagerato che burocratizza e tecnicizza l'UE (e non riesce a darle un'anima), non è particolarmente democratica (anzi, lo è pochissimo) nei suoi organi istituzionali ed è tutt'altro che "ultraliberista". Se queste motivazioni avessero influito nel NO francese allora sarei contento del risultato. Invece, le argomentazioni vittoriose non sono condivisibili (per nulla!) e, sia che provengano da Destra che da Sinistra, preoccupanti per il futuro dell'Europa.