lunedì, ottobre 24, 2005

Viva i salmoni o del perchè sabato sera ho dormito così profondamente (al cinema!)

Spero, con la mia presenza, d'aver dato un piccolo contributo alla riuscita della manifestazione di sabato dei Riformatori Liberali. Confesso che non è stato facile alzarsi alle sei del mattino quando dalla finestra della mia cameretta non entrava ancora la luce del giorno. Comunque ne è valsa la pena. La sala di Corso Magenta era colma di gente e gli interventi sono stati vivaci e particolarmente interessanti. Insomma, questi salmoni mi hanno fatto una ottima impressione. E, come conseguenza, sono diventato io stesso un salmone. Certo, dopo i 200€ versati nelle casse dei radicali italiani, l'idea di dover mettere mano ancora al portafoglio non mi allettava ma... alla fine non è stato un grande sforzo, pur nella mia precaria condizione di studente/bibliotecario, trovare la via del Credem e versare la quota di iscrizione. Complimenti dunque a Della Vedova, a Taradash.... ma sì dai, chiamiamoli per nome: complimenti a Benedetto, Marco, Carmelo, Peppino... e Alessandro (divertentissimo il suo intervento). L'unica nota stonata della giornata (ma quando ormai mi trovavo già nella mia porzione di Pianura Padana) si è prodotta la sera al cinema: dopo una veloce pizza mi son recato al Cinema Corso di Carpi per la seconda proiezione serale dell'Oliver Twist di Polanski, trascorsi 20-25 minuti dall'inizio del film la mia testa ha cominciato lentamente ad avvicinarsi alla spalla dell'Elena e, a contatto avvenuto, sono sprofondato nel mondo dei sogni. Il risveglio è stato amaro, rientrato a casa in stato di semi-incoscienza, e trascorsa la notte nel mio comodo letto, la domenica si è aperta con un clamoroso 6 a 0 rifilatoci dalla Reggiana. Pazienza, speriamo che i salmoni possano ottenere risultati migliori!

giovedì, ottobre 20, 2005

Democrazia e Cristianesimo

Intorno all'attività di Marcello Pera e della Fondazione Magna Carta si scatenano, come sempre, le polemiche. Dell'intervento di Benedetto XVI inviato al convegno di Norcia c'è poco da aggiungere. E' ovvio che un credente consideri forniti da Dio i diritti naturali dell'uomo, in quanto è Dio a "fabbricare" gli uomini e a dotarli di diritti innati, connaturati alla sua natura. E, sul fatto che esistano o meno questi diritti naturali, basta leggersi le teorizzazioni dei pensatori giusnaturalisti, magari John Locke... oppure, per arrivare ad anni più recenti, anche Murray N. Rothbard. Quindi, c'è una vastissima letteratura che sostiene l'esistenza di diritti naturali; il credente poi li riterrà prodotti dal creatore, l'ateo invece sarà di parere opposto. Invece, sulla risposta di Pera ad Emanuele Severino (comparsa ieri sul Corriere della Sera) si aprono scenari dubbi, da chiarire. Anzitutto riporto alcune righe (quelle incriminate!) dell'articolo di Pera: "Dunque, quelli di Norcia (ma chi erano? che cosa dicevano? che ci facevano proprio lì?) hanno sbagliato tutto. E più di ogni altro ha sbagliato Papa Ratzinger, che li ha presi sul serio, gli ha inviato un messaggio, e soprattutto si ostina a credere che non solo il cristianesimo non è un mito, ma addirittura è una religione rivelata da Dio, che deve avere spazio nella coscienza degli individui, essere presente nella società, trovare posto nella legislazione positiva degli Stati." Certo, il cristianesimo deve avere spazio nella coscienza degli individui, deve essere presente nella società... ma deve trovare posto nella legislazione positiva degli Stati? La questione spinosa è proprio questa. Occorrerebbe sapere da Pera: come, in che modo, quanto e in quali termini lo Stato dovrebbe assolvere a questo compito. L'affermazione di Pera (in sintonia col pensiero di Papa Ratzinger) fa accendere indubbiamente un campanello d'allarme e comporta successivi chiaramenti.

mercoledì, ottobre 19, 2005

L’arca di Noè 2005

L'incontro di sabato con Stagnaro e Ganapini è andato benissimo: tante presenze e grande partecipazione di pubblico. Da segnalare la bellissima relazione di apertura fatta da Carlo, di seguito riporto "L'arca di Noè 2005"... storiella illuminante ed istruttiva!
Un giorno Dio parlò a Noè e gli disse: “Gli uomini sono malvagi. Inonderò la Terra per distruggerli tutti, ma permetterò a te di salvarti. Noè devi costruire un’arca. Ti spiegherò come fare e con quella salverai anche tutti gli animali del mondo. Hai sei mesi di tempo”.
E in un lampo di luce Egli consegnò a Noè le istruzioni per costruire l’arca.
“Va bene”, disse Noè tremante di paura.
“Sei mesi, e comincierà a piovere”, tuonò il Signore.
E sei mesi passarono. I cieli cominciarono a incupirsi e la pioggia a cadere. Il Signore vide che Noè sedeva nel cortile di casa, piangendo. Non c’era alcuna arca. “Noè”, chiamò il Signore, “dov’è la mia arca?” Un lampo cadde proprio davanti ai piedi di Noè.
“Signore, perdonami!” implorò Noè. “Ho fatto del mio meglio. Ma ho avuto grossi problemi. Prima ho dovuto chiedere una concessione per il progetto di costruzione dell’arca, e i Tuoi piani non rispettavano il codice. Quindi ho dovuto assumere un ingegnere per rifare i progetti. Poi ho avuto un lungo contenzioso sull’obbligo di installare a bordo i sistemi antincendio. Intanto i miei vicini protestarono, dicendo che stavo violando il piano regolatore in quanto il mio giardino non è destinato a uso industriale, quindi ho dovuto ottenere una variante al piano regolatore dalla Commissione edilizia.”
E’ stato difficile anche ottenere abbastanza legno per l’arca perché il taglio degli alberi era vietato per salvare una specie di pettirosso in via d’estinzione. Ho dovuto convincere il Ministero dell’Ambiente che avevo bisogno del legno per salvare anche i pettirossi. Ma non mi hanno comunque lasciato prendere una coppia di pettirossi. Dovremo farne a meno. Poi gli operai hanno aderito a un sindacato e hanno scioperato. Ho dovuto negoziare un Contratto nazionale per i costruttori d’arca al Ministero del Lavoro prima che mettessero mano a seghe e martelli. Ora abbiamo 16 operai che pretendono di salire sull’arca, ma nessun pettirosso.
Poi ho cominciato a raccogliere gli animali, e sono stato denunciato da un gruppo animalista. Dicevano che li stavo sottraendo al loro habitat naturale. Finito il processo, l’ARPA mi ha richiesto la valutazione d’impatto ambientale sul diluvio universale. Anche la Marina Militare ha preteso una mappa del piano d’inondazione. Gli ho mandato un mappamondo.
Ora sono alle prese con una denuncia della Commissione Pari Opportunità a proposito del numero di donne che ho assunto, mentre la Finanza mi ha sequestrato i beni sostenendo che volevo lasciare il paese per non pagar le tasse. Purtroppo temo che per finire la tua arca ci vorranno almeno cinque anni.
Le nuvole si diradarono. Il sole cominciò a brillare. Noè vide e sorrise. “Vuoi dire che non distruggerai la Terra?”
“No,” disse il Signore tristemente. “Lo ha già fatto il governo.”

lunedì, ottobre 10, 2005

Non formule vane ma sostanza viva

Visto il trattamento un po’ deludente della stampa italiana, sono andato a vedermi e a sentirmi la conferenza stampa integrale di Della Vedova e Berlusconi. Il Cavaliere, dopo gli accordi interni alla Cdl in materia di legge elettorale, ha gestito l’incontro con i giornalisti da grande affabulatore. Della Vedova, presentando il movimento dei Riformatori Liberali, è stato molto puntuale e ha toccato con semplicità le questioni che stanno al centro delle loro convinzioni. Il grande passo dunque è stato fatto: Della Vedova è riuscito a portare una parte dei Radicali all’interno di una coalizione di partiti politici. Ora è sperabile che anche Pannella riesca a traghettare la ben più nutrita pattuglia dei Radicali che cercano di trovare spazio all’interno dell’Unione. Qualora riuscisse a centrare l’obiettivo si verificherebbe una situazione che, solamente qualche mese fa, sembrava insperabile e impossibile da realizzarsi: la possibilità di fare politica per i Radicali in entrambi gli schieramenti. Dopo la fallimentare gestione dell’otto e passa percento ottenuto dalla Lista Bonino nelle europee del 1999, era doveroso cambiare strategia: rimanere fuori dai Poli sarebbe equivalso ad un suicidio politico. Certo, ora che in parlamento si appresta ad arrivare una riforma della legge elettorale in senso proporzionale, le considerazioni in merito andrebbero aggiornate. Ma, la scelta di campo effettuata dai Riformatori Liberali, è oramai fuori discussione. Occorre, da qui in avanti, capire come preparasi in vista delle elezioni politiche del 2006. In caso di partecipazione con una lista propria ci sarebbe l’ostacolo dello sbarramento al 2 o 3%. Comunque la strada da fare è tanta e il tempo che ci separa dalla prossima tornata elettorale permette serie e tranquille riflessioni. Sicuramente è auspicabile una maggiore visibilità per Della Vedova, Taradsh, Calderisi e Palma; visibilità garantita dalla stampa e, soprattutto, dalle televisioni. La possibilità di dare voce alle proprie idee e raggiungere il maggior numero di persone rimane il problema principale. Sulla qualità delle idee e sulla qualità delle persone, invece, non ci sono dubbi. La grande rivoluzione liberale che i cittadini italiani si attendevano dopo avere votato per la Cdl nel 1994 e nel 2001 deve ancora essere realizzata. L’Italia di oggi ha bisogno di riforme strutturali per rilanciare la propria economia. Giustamente si porta come esempio la politica “radicale” di Margaret Thatcher che, dal 1979 al 1990, ha letteralmente cambiato l’Inghilterra, con i risultati che tutti noi oggi possiamo vedere. Facce nuove (“facce da bravi ragazzi”, come ha detto il Cav.), credibili e serie non potranno fare altro che bene per una coalizione che si dice liberale ma che nei fatti ancora non lo ha dimostrato.

giovedì, ottobre 06, 2005

Arrivano i restauratori del mercato!

Il grande giorno è arrivato. Oggi, alle 13, conferenza stampa di Benedetto della Vedova e Silvio Berlusconi per lanciare ufficialmente il movimento dei "Riformatori Liberali" all'interno della coalizione della CDL. Nel frattempo è stato attivato il sito www.riformatoriliberali.org. Per chi sta dalla parte dell' "Impero americano", della democrazia, della globalizzazione e del libero mercato l'adesione è d'obbligo!

lunedì, ottobre 03, 2005

TocqueVille settimanale

Girando per blog tocquevilliani (come troppe poche volte mi capita) ho notato che quasi tutti i commenti ai post sono effettuati dagli stessi residenti della città dei liberi. Questo può essere un bene se pensiamo alla aggregazione dei blog come un luogo di discussione fra i cittadini, può però essere anche un grave limite perchè non ci permette di superare quel recinto che, a quanto pare, ci siamo costruiti. L'obiettivo di TocqueVille (presumo) era ed è quello di contaminare e di contaminarsi con l'esterno, elaborare idee e produrre riflessione che possano avere gambe per camminare lontano. Il fatto che i commenti siano, nella maggior parte dei casi, nostri non vuole certo dire che siamo solamente noi a leggerci, testimonia però che c'è poca interazione con l'esterno. Una idea potrebbe essere quella di creare una mailing list ad iscrizione libera (dal sito). Gli iscritti potrebbero ricevere settimanalmente (o ogni 15 giorni) una mail con il meglio dei post prodotti in quell'arco di tempo. Così, lasciando il proprio indirizzo di posta elettronica si verrebbe raggiunti dai post di TocqueVille. Potrebbe essere un modo per divulgare meglio le nostre idee...