Salta il ministro... salta il governo?
E così Domenico Siniscalco si è dimesso. Impossibile fare il ministro (tecnico) della CDL. Nel governo sono diventate insanabili certe rotture. Siniscalco ci provato ma la litigiosità della coalizione ha reso troppo difficile il suo lavoro di mediazione fra le parti. Il caso Fazio e la legge finanziaria in discussione hanno evidenziato tutte le contraddizioni interne. A questo punto temo la paralisi e la fine del governo Berlusconi. Le dimissioni di Siniscalco sono solamente la punta di un iceberg. Il problema è molto più ampio. Ogni partito prova a tirare acqua al proprio mulino, ognuno asseconda logiche di potere interno alla coalizione. Follini si vuole smarcare da Berlusconi, la Lega vuole avercelo sempre e comunque duro, AN è un partito spaccato (perchè non chiariscono una volta per tutte la loro identità? AN è il partito di Fini o di Alemanno? A sentirli parlare sembrano provenire da due partiti diversi), Forza Italia, nel suo tentativo di accontentare tutti, ha dimenticato di essere il partito di maggioranza. I conti pubblici peggiorano e l'economia procede a rilento, la credibilità dell'Italia all'estero è diminuita, urge una azione di governo forte e decisa, ma ormai questo governo ha spento la sua debole forza propulsiva... ha senso continuare a tenerlo in vita agonizzante?
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