Ma quale tolleranza!?!
Consueto appuntamento mattutino con Omnibus (edizione estiva, con l'ottimo Piroso sostituito alla conduzione da Rula Jebreal), compagnia dalla durata variabile.... il tempo di fare colazione. 5/10 minuti bastano però per sentire ottimi e/o pessimi interventi dagli ospiti in studio. La puntata di questa mattina era, ovviamente, incentrata sugli attacchi terroristici di ieri a Londra. La giornalista e scrittrice Farian Sabahi (la quale ha studiato a Londra e Bologna, e insegna al master sull'immigrazione della Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi di Milano; ed inoltre ha scritto una Storia dell'Iran pubblicata da Bruno Mondadori) ha portato la sua esperienza multietnica a Londra. Dal 1995 al 1999 ha vissuto a stretto contatto con studenti e lavoratori arabi in una cornice, a suo dire, favolosa e segnata da una grande tolleranza. Ha ricordato le magnifiche serate trascorse a preparare cibi "etnici" insieme a iracheni, sudanesi, ecc... sempre all'insegna di una magnifica tolleranza. Poi ha detto che l'iracheno che viveva nella sua stessa palazzina era molto religioso e pregava sino a 5 volte al giorno (ed era riuscito a farsi esentare dal lavoro il venerdì). Lo stesso tollerante iracheno ha poi preso per moglie una ragazza danese, la quale, secondo la tollerante legge islamica, ha dovuto convertirsi all'islam e cominciare a portare il velo. Questo a dimostrazione della tipica tolleranza musulmana! Purtroppo, terminato l'intervento della Sabahi, ho dovuto spegnere la Tv per recarmi al lavoro. Spero che qualcuno, magari Parsi, abbiano segnalato alla giornalista come regole che impongano la conversione forzata non siano da considerarsi esempio di tolleranza.
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