giovedì, aprile 07, 2005

Tutto pienamente condivisibile

"Da quando è entrato nelle stanze dei bottoni ad oggi, al Cavaliere è mancato il coraggio di compiere la rivoluzione promessa. Gli sono mancate anche le persone, e si è circondato di yes-men che placano il suo istintivo desiderio di piacere, la sua smania di vincere ogni giorno un concorso di popolarità che in realtà lo vede, da quando è sceso in politica e forse da prima, inviso a metà del Paese.
Il nostro Presidente del Consiglio è dipinto dai media europei come un mefistofelico incrocio fra Margaret Thatcher e Ronald Reagan. Ma non ci lascerà in eredità né il glorioso taglio fiscale di Reagan, né l’economia liberalizzata dalla Thatcher. L’unico tratto in comune con la Lady di ferro è che, come lei, che si scelse in John Major il peggiore degli eredi possibile, lascerà un centro-destra allo sbando, destinato ad una lunga traversata nel deserto. Per carità, a sinistra non abbiamo certo un Blair, ma Prodi. L’Italia, come ha segnalato acutamente Bruno Tabacci, è bloccata in un bi-leaderismo distruttivo."
Alberto Mingardi su La Provincia del 7/4/2005