giovedì, aprile 07, 2005

Il partigiano Bocca

Sul Corriere di ieri lungo articolo sul caso del saggio di Cavaglion rifiutato da Einaudi e poi pubblicato da l'Ancora del Mediterraneo. Rifiuto dovuto ad alcuni passaggi del libro ritenuti scomodi per la sinistra e dunque per l'editore. Del Bocca antisemita già si sapeva. Certo non è mia intenzione calare un giudizio su di un uomo basandomi su fatti passati ormai da più di sessanta anni. A maggior ragione un uomo che poi è stato dalla parte della Resistenza e della Repubblica per tutto il resto della sua vita, diventando un importante giornalista. Un uomo dunque che ha riconosciuto i suoi errori di gioventù passando dalla parte sbagliata a quella giusta. Ma, a leggerlo in quest'ultimo periodo, (su l'Espresso) verrebbe da domandarsi se la parte giusta e la parte sbagliata gli siano diventati concetti chiari. Ora che paragona i nazisti agli americani e Hitler a Bush sembra che abbia ancora una certa confusione, lui che stava a ventanni dalla parte della guerra ariana ed ora con i simpatizzanti italiani dei resistenti saddamiti. In ogni caso vi riporto il passaggio del libro in cui si parla di Bocca:
Bocca, prima di diventare l'importante uomo di Resistenza che certo è stato, nell'agosto del 1942 aveva ancora difeso strenuamente "la necessità ineluttabile di questa guerra ariana intesa come ribellione dell'Europa al tentativo ebraico di porla in schiavitù".