E se si scopre che l'America funziona?
Milena Gabanelli si è cacciata in un bel guaio: sta scoprendo che in America, nell'esecrata, nella prepotente, nella detestabile America, le cose funzionano meglio che da noi. Insomma, sembrerebbe esserci più spirito democratico, più senso dello Stato, più giustizia: "Report" (Rai tre, domenica, ore 21). Sembrerebbe. La Gabanelli deve aver deciso di confrontarsi con altre realtà da quando ha scoperto che in Italia importanti aziende di interesse pubblico concedono interviste alla Rai ma solo a giornalisti di riferimento (e nessun dirigente è intervenuto, ha trovato disdicevole l'accaduto, ha censurato i protagonisti). Purtroppo ha scelto l'America. La settimana scorsa si parlava di giustizia e tutti a scrivere: se Berlusconi vivesse negli USA non sarebbe presidente del Consiglio, là si che la giustizia amministrativa funziona. E pazienza se gli stessi il giorno prima avevano ancora una volta messo in discussione lo spirito democratico di quella nazione. L'altrieri si parlava di trasporti con due inchieste parallele di Sabrina Giannini e Bernardo Iovine. Così, a occhio e croce, "Report" ha avanzato l'ipotesi che funzionano meglio in America: i treni dei pendolari sono puntuali, puliti e sicuri, i taxi si trovano sempre e costano meno, le macchine non parcheggiano mai sui marciapiedi e la gente fa la fila per salire civilmente sull'autobus (a Milano, però, di notte c'è il lodevole servizio dei Radiobus). In America c'è più liberismo (spirito d'intrapresa, concorrenza) ma c'è anche più controllo, in modo tale che le regole vengano rispettate. In Italia c'è più trattativa privata, più scioperi che controlli. Un bel guaio se, alla fine, si scoprisse che l'America è meno brutta di quanto la si dipinge.
Aldo Grasso - Corriere della Sera, 19/04/2005
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