Lettera aperta ad Ermete Realacci
FONTI RINNOVABILI E IGNORANZA
di Carlo Stagnaro, dal sito www.libertari.org 19/02/2005
Le scrivo in relazione al dibattito di stamattina, ad Omnibus. Quando ho affermato che le fonti "rinnovabili" provvedono, in Italia, circa lo 0,01% del fabbisogno lei mi ha accusato di essere un "ignorante". Effettivamente ho commesso due errori. Il primo, che ho subito ammesso, è stato non specificare che mi riferivo alle energie rinnovabili cosiddette "alternative", cioè essenzialmente eolico e fotovoltaico. Se si considera l'energia idroelettrica, la percentuale sale di molto: dubito però che della sua strategia faccia parte l'erezione di nuove dighe. Il secondo errore è stato quello di affidarmi a una fonte inattendibile, cioè Legambiente, secondo cui "la potenza efficiente netta al 31/12/'96 è infatti prodotta per circa il 69% da impianti termoelettrici, per circa il 30% da impianti idroelettrici e soltanto per circa lo 0.9% dalle altre fonti rinnovabili, di cui la massima parte è costituita dalla geotermica, mentre le altre fonti ammontano allo ~0,01% del totale". Questo documento è piuttosto vecchio, oltre che inesatto. Ho infatti verificato sul sito del GRTN i dati più recenti e - sorpresa - mi rendo conto che eolico e solare ammontano allo 0,005% dell'energia prodotta nel nostro Paese, cioè circa la metà di quanto ho detto in onda. Sono certo che nella sua signorilità lei vorrà scusare l'errore e anzi giovarsi del dato più preciso, nell'ambito della sua intensa attività pubblica. Cordiali saluti.
di Carlo Stagnaro, dal sito www.libertari.org 19/02/2005
Le scrivo in relazione al dibattito di stamattina, ad Omnibus. Quando ho affermato che le fonti "rinnovabili" provvedono, in Italia, circa lo 0,01% del fabbisogno lei mi ha accusato di essere un "ignorante". Effettivamente ho commesso due errori. Il primo, che ho subito ammesso, è stato non specificare che mi riferivo alle energie rinnovabili cosiddette "alternative", cioè essenzialmente eolico e fotovoltaico. Se si considera l'energia idroelettrica, la percentuale sale di molto: dubito però che della sua strategia faccia parte l'erezione di nuove dighe. Il secondo errore è stato quello di affidarmi a una fonte inattendibile, cioè Legambiente, secondo cui "la potenza efficiente netta al 31/12/'96 è infatti prodotta per circa il 69% da impianti termoelettrici, per circa il 30% da impianti idroelettrici e soltanto per circa lo 0.9% dalle altre fonti rinnovabili, di cui la massima parte è costituita dalla geotermica, mentre le altre fonti ammontano allo ~0,01% del totale". Questo documento è piuttosto vecchio, oltre che inesatto. Ho infatti verificato sul sito del GRTN i dati più recenti e - sorpresa - mi rendo conto che eolico e solare ammontano allo 0,005% dell'energia prodotta nel nostro Paese, cioè circa la metà di quanto ho detto in onda. Sono certo che nella sua signorilità lei vorrà scusare l'errore e anzi giovarsi del dato più preciso, nell'ambito della sua intensa attività pubblica. Cordiali saluti.
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