martedì, febbraio 15, 2005

Cosa chiedere di più?

Di seguito alcuni punti della risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu 1546 che a suo tempo (come potete ben leggere) stabiliva il percorso da seguire e invitava tutte le nazioni dell'Onu (ma proprio tutte) ad aiutare, anche inviando contingenti militari, il processo di democrazzizazione e di pacificazione dell'Iraq.
Oggi Fassino sul Corriere della Sera scrive che "la questione all'ordine del giorno è come la comunità internazionale accompagna e favorisce la accelerazione della transizione democratica in Iraq" e poi che "serve una «strategia per il dopo elezioni» con un impegno della comunità internazionale che superi le fratture prodotte dalla guerra irachena e assegni all'Onu un ruolo di guida nell'accompagnare la transizione". Ma tutto questo caro Fassino sta già scritto da tempo nella risoluzione dell'Onu!

- Riconosce che il sostegno internazionale al ripristino della stabilità e della sicurezza è essenziale per il benessere della popolazione dell'Iraq e per permettere a tutte le parti in causa di svolgere il proprio lavoro nell'interesse della popolazione dell'Iraq, e accetta di buon grado i contributi dei Paesi Membri a tal proposito.

- Saluta la disponibilità della forza multinazionale a proseguire gli sforzi per contribuire al mantenimento della sicurezza e della stabilità in Iraq a sostegno della transizione politica in vista soprattutto delle prossime elezioni, e a fornire condizioni di sicurezza alla presenza Onu in Iraq, secondo quanto descritto nella lettera del 5 giugno 2004 dal segretario di Stato americano al Presidente del Consiglio di Sicurezza allegata a questa risoluzione

4. Appoggia la tabella di marcia proposta per la transizione politica dell'Iraq verso un governo democratico, di cui fanno parte: (a) formazione del governo sovrano ad Interim dell'Iraq che assumerà responsabilità e autorità di governo entro il 30 giugno 2004; (b) convocazione di una conferenza nazionale che rifletta la diversità della società irachena; e (c) convocazione se possibile entro il 31 dicembre 2004, e in ogni caso non oltre il 31 gennaio 2005, di elezioni democratiche dirette per un'Assemblea Nazionale Transitoria che avrà, fra le altre cose, la responsabilità di formare un governo Transitorio dell'Iraq e di redigere una costituzione permanente per l'Iraq che porti a un governo costituzionalmente eletto entro il 31 dicembre 2005;

7. Decide che nel mettere in atto, se le circostanze lo permettono, il loro mandato per assistere il popolo e il governo iracheno, il rappresentante speciale del Segretario generale (attualmente Lakhdar Brahimi) e la missione Onu di assistenza in Iraq (UNAMI), come richiesto dal governo dell’Iraq:
a) giocheranno un ruolo fondamentale nel preparare una conferenza internazionale, nel mese di luglio 2004, che selezionerà i membri di un Consiglio consultivo; consiglieranno e appoggeranno il governo ad interim dell’Iraq, la commissione elettorale indipendente dell’Iraq e l’assemblea nazionale di transizione sul processo che porterà alle elezioni libere; promuoveranno il dialogo e la costruzione del consenso sulla stesura di una bozza di Costituzione nazionale del popolo iracheno;
b) e inoltre: consiglieranno il governo iracheno sullo sviluppo di efficaci servizi civili e sociali; contribuiranno al coordinamento e al compimento della ricostruzione, dello sviluppo e dell’assistenza umanitaria; promuoveranno la protezione dei diritti umani, la riconciliazione nazionale, e una riforma legale e giudiziaria per rafforzare il ruolo della legge in Iraq; consiglieranno e assisteranno il governo nella prima pianificazione per la realizzazione di un censimento

9. Rileva che la presenza della forza multinazionale in Iraq è una richiesta dell'entrante governo ad interim dell'Iraq e ribadisce quindi l'autorizzazione alla forza multinazionale sotto comando unificato stabilita ai sensi della risoluzione 1511 (2003), che è in rapporto con le lettere allegate a questa risoluzione;

12. Decide inoltre che il mandato della forza multinazionale sarà rivisto su richiesta del governo dell’Iraq, o a 12 mesi dalla data della risoluzione, e che questo mandato scadrà al momento del completamento del processo politico descritto nel paragrafo 4 sopra citato, e dichiara che questo mandato verrà revocato anche prima se richiesto dal governo dell’Iraq;

15. Richiede agli Stati membri e alle organizzazioni regionali e internazionali di contribuire all’assistenza della forza multinazionale, comprese le forze militari, come stabilito in accordo con il governo dell’Iraq, per andare incontro ai bisogni della popolazione irachena di sicurezza e di stabilità, di assistenza umanitaria e per la ricostruzione, e di appoggiare gli sforzi dell’UNAMI, la missione Onu di assistenza all’Iraq.

32. Decide di occuparsi attivamente della questione.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

quello che stavo cercando, grazie

1:45 PM  
Anonymous Anonimo said...

molto intiresno, grazie

7:06 PM  

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