martedì, marzo 08, 2005

Lettere al direttore (Il Foglio, 8/3/2005)

Al direttore - Passi pure che la signora Sgrena, in preda alla sindrome di Stoccolma, professi amore per i suoi sequestratori e dichiari “non mi sono mai sentita loro nemica”, “non sono certo sgozzatori” e “si definiscono resistenza irachena costretti ad usare ogni mezzo”. Ma che il simpatico baffo del Pier Scolari con il suo cazzeggio a vanvera sia stato elevato ad analista strategico e a supremo interprete della verità quando parla di “agguato premeditato” e “volevano farla fuori perché in possesso di informazioni riservate”, è troppo. I responsabili, però, di tanta stupidità più che di tale sconsideratezza più che i fortunati dichiaranti sono i giornalisti che hanno continuato a raccogliere e propalare le sconsiderate dichiarazioni. Per tre giorni abbiamo dovuto ascoltare televisioni, radio e o giornali (d’ogni colore) in gara nel riferire, quindi accreditare, il bla-bla-bla antiamericano del consorte che si propone come interfaccia della tragedia di Nicola Calipari. Massimo Teodori

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

I inclination not acquiesce in on it. I over nice post. Specially the title attracted me to study the unscathed story.

1:14 PM  

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