Il commento del sito "informazione corretta"
"La morte di Nicola Calipari non è l'unico punto nero nella liberazione di Giuliana Sgrena. Ci chiediamo come ci si possa stupire di fronte ad un fatto che sarebbe potuto succedere in qualunque nostra città. Una macchina che procede a forte velocità e che non si ferma di fronte all'alt di una pattuglia di carabinieri avrebbe ricevuto lo stesso trattamento. Figuriamoci un'auto diretta verso l'aeroporto di Baghdad che non si ferma al check point di controllo. In un clima denso di attentati, cosa potevano pensare i responsabili della sicurezza americani? L'auto poteva essere quella di un kamikaze, piena di tritolo, pronta per far esplodere l'ennesima strage. L'inchiesta subito voluta da Bush rivelerà la dinamica dell'accaduto. Per oggi accontentiamoci delle previste dichiarazioni della Sgrena, di come è stata trattata bene dai rapitori, che brave persone sono state, quanto cattivi siano gli americani e le altre forze di liberazione dell'Iraq. La causa di tuti mali sono loro, non gli assassini che ogni giorno sgozzano e uccidono senza distinzione di appartenenza. Quelli sono innocenti, sono i "resistenti" per i quali faceva il tifo la Sgrena ed il giornale sul quale scrive, il Manifesto. Un brutto film già visto identico nel caso delle due Simone. L'unica differenza, forse, l'entità del riscatto pagato. Qualcuno si era chiesto nei giorni scorso come mai ad essere rapiti sono quasi sempre giornalisti che scrivono su giornali di sinistra, lasciando capire che dietro a molti rapimenti poteva esserci la mano brutale e interessata dell'America. Anche questo un film già visto, come quello, che ha goduto di largo credito, che dietro all'11 settembre ci fossero America e Israele. La verità e invece molto più semplice. Se ad essere rapito è qualcuno di sinistra, possibilmente italiano, si può star certi che la mobilitazione funziona, con adeisioni da tutte le provenienze. E che il governo, per apparire imparziale, è pronto a far fronte a qualunque richiesta di denaro. Che è poi quello cui mirano i "resistenti" rapitori. Grana, molta grana, per acquistare armi con le quali uccidere poi innocenti, americani, italiani, iracheni non fa differenza. La trama è sempre la stessa ed il film può essere replicato in qualsiasi momento".
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