I privilegi son di destra o di sinistra?
Oggi il buon Giavazzi, in prima pagina sul Corriere, scrive che gli studi notarili (come le farmacie) si tramandano di padre in figlio; il nostro editorialista però afferma una cosa completamente falsa: ciò che vale per la farmacie non vale per gli studi notarili, questi ultimi non si tramandano di padre in figlio. Successivamente il buon Giavazzi dice che concorrenza, riforme e merito sono di sinistra mentre i privilegi sono di destra; il nostro editorialista probabilmente è fermo al 1760, quando rivoluzione francese e americana ancora non avevano dichiarato guerra ai privilegi. In una democrazia liberale i privilegi semplicemente non dovrebbero esistere, pertanto non son ne di destra ne di sinistra. Quelli italiani sono un po' fascisti e un po' comunisti, non democratici e non liberali.
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