Siamo fritti... è scesa in campo anche Oriana Fallaci!
La visione apocalittica di Oriana Fallaci si è abbattuta (grazie all'articolo-fiume sul Corriere di ieri) come una clava sulla consultazione referendaria del 12/13 giugno. Partendo dal tema della procreazione assistita (che andrebbe vietata, a suo parere) ha scagliato dardi contro tutto ciò che caratterizza il nostro mondo e la nostra società. Ha maledetto il telefonino e il computer (internet compreso), le madri che uccidono i figli e i cacciatori che uccidono gli uccellini, l'assenza di spiritualità e l'edonismo. L'Occidente è prossimo alla sua implosione. Ratzinger e Spengler sono profeti e il tramonto della nostra civiltà è imminente. Faremo la fine dell'Impero romano e saremo travolti dai barbari di turno (nel nostro caso i musulmani). Sono secoli che si grida al lupo al lupo, dalle accuse di Savonarola contro l'immoralità del suo tempo fino ai giorni nostri. Prima o poi qualcuno ci azzeccherà. Nel frattempo siamo sopravvissuti a tutto. Ora si pongono nuove sfide, questioni importanti. Non occorre farsi prendere da catastrofismi viscerali. Nessuno vuole una scienza onnipotente ed illimitata ma una scienza incanalata sulla giusta strada. Respingere ogni aspetto del Progresso e chiudersi a riccio respingendo ogni novità è una reazione umana. Ci sono sempre stati i conservatori, i reazionari e i progressisti. Tutto ciò che è possibile non è detto che si debba fare. Tutti riconoscono la necessità di porre limiti, primi fra tutti i libertari e i liberali. Bisogna pensare però a dove mettere questi limiti a dove piantare questi paletti. Piantarli qui e ora? cento metri più avanti? discutiamone...
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