PRODI E BUSH: Un passo avanti due indietro e tanta anima Dc
"Insomma fa un passo verso la teoria a noi cara della legittimità delle guerre umanitarie per liberare popoli sterminati e oppressi, e dunque Prodi va apprezzato. [...] Quando però si tratta di trarne le conseguenze sull’Iraq di oggi, non ci siamo ancora. Non c’è traccia di giustificazione oggi possibile della missione italiana, e si continua a chiedere un calendario già fissato dalle risoluzioni Onu. [...] E una domanda sola, infine: c’è qualche traccia della lotta alla minaccia jihadista, nell’intervento prodiano?"
IL RIFORMISTA del 26/2/2005
IL RIFORMISTA del 26/2/2005
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